giovedì 27 novembre 2014

comunicato

L’evento di domenica 23 novembre u.s. promosso e coordinato dal M5S di Piazza Armerina, sulla gestione delle risorse idriche in provincia di Enna, ha portato alla luce un quadro desolante.
Numerosissimi sono stati i cittadini che ci hanno rappresentato il loro disagio a fronte di bollette dai costi insostenibili e per gli indiscriminati distacchi delle utenze poste in essere dalla società Acqua Enna, in particolar modo nei confronti di quelle fasce di popolazione che vivono al limite, se non al di sotto, della soglia di povertà.
Prescindendo da ogni superflua considerazione sulla scelleratezza della scelta amministrativa di affidare le risorse idriche del nostro paese ad una società privata che opera sostanzialmente in regime di monopolio, sembra emergere da una prima lettura della documentazione contrattuale (e relativi allegati) un evidente mancato controllo da parte del Consorzio d’ambito non solo sulla corretta esecuzione delle norme contrattuali, in particolare su quelle che attengono alla revisione delle tariffe, ma anche sul raggiungimento degli obiettivi e degli investimenti economici previsti dal piano d’ambito.

E’ nostra ferma intenzione andare fino in fondo alla vicenda, affrontando per gradi, le molte problematiche che una gestione privatistica del bene supremo per eccellenza comporta, anche in considerazione dell’esito del referendum del 2011 con cui 27 milioni di italiani hanno votato affinché l’acqua fosse svincolata dalle logiche di mercato.
A fronte di una volontà popolare così chiaramente espressa, ci preme denunciare la VERGOGNOSA CANCELLAZIONE alla Camera dei deputati dell’art. 26 della legge di stabilità che imponeva ai gestori l’installazione di limitatori di flusso idonei a garantire il minimo vitale di 50 litri al giorno per persona evitando il distacco completo.
I nostri portavoce al Senato stanno lavorando al ripristino di detto articolo, ma nelle more, chiediamo al SINDACO DI PIAZZA ARMERINA, nella sua qualità di massima autorità sanitaria, l’adozione IMMEDIATA DI UN’ORDINANZA che diffidi la società AcquaEnna al distacco completo delle utenze “deboli” garantendo il minimo vitale per ragioni igienico-sanitarie e che, nel contempo, si faccia promotore con gli altri sindaci del consorzio Ato della redazione di un apposito protocollo in tal senso.
Riteniamo che tale atto amministrativo, oltre a rientrare nelle potestà del Sindaco, possa costituire un atto di coraggio dimostrativo della reale volontà di difendere la comunità dagli abusi indiscriminati del gestore idrico.   

In caso contrario, dovremo constatare definitivamente, che non esiste alcuna volontà politica di risolvere il problema.
Da parte nostra, continueremo nella nostra opera di denuncia / informazione e distribuzione dei prontuari per evitare il distacco delle utenze.  
A tal proposito invitiamo i cittadini a partecipare al nostro prossimo evento che si terrà DOMENICA 30 NOVEMBRE ORE 10:00, PRESSO LA FONTE DEL QUARTIERE CANALI.


Il Movimento 5 Stelle di Piazza Armerina



                                                               

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